Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino settentrionale
Settore 'Qualità delle acque e gestione della risorsa idrica'

Loading...

Gap analysis GWB

IT07GWAVSP01_B
VARA - MAGRA ZONA B

In questa sezione è riportata l'analisi del gap, quantitativo e chimico, del corpo idrico sotterraneo selezionato.
Ulteriore dettaglio circa gli aspetti 'pressioni' e 'misure' agenti sul corpo idrico è accessibile dalla sezione 'DPSIR' oppure direttamente da questo link.
Per quanto riguarda invece il dettaglio degli aspetti qualitativi del corpo idrico, questi sono accessibili dalla sezione 'GWB' (corpi idrici sotterranei), oppure direttamente da questo link.




Sintesi

Sono riportati di seguito i principali dati di carattere generale del corpo idrico, nonchè la sintesi del suo gap quantitativo e chimico. Per i dati completi si vedano i tabs 'Gap stato quantitativo' e 'Gap stato chimico'.


Codice:
IT07GWAVSP01_B
Nome:
VARA - MAGRA ZONA B
Regione:
Liguria
Categoria:
GW
Descrizione:

None

Stato attuale
Gap
Stato quantitativo:
3 Scarso
B Basso
Stato chimico:
3 Non buono
C Medio

Gap analysis stato quantitativo

La 'gap analysis', sia per gli aspetti di natura quantitativa che chimica, è suddivisa in parti:
* Stima del gap del corpo idrico.
* Ripartizione del gap tra le pressioni che lo originano, ovvero individuazione di quali pressioni siano all'origine di tale gap ed in quale misura.
* Valutazione dell'efficacia teorica delle misure adottate in termini di riduzione del gap del corpo idrico.
* Valutazione dell'efficacia reale delle misure adottate, anche in relazione alla loro fattibilità economica, e stima dell'eventuale gap residuo che potrebbe restare a carico del corpo idrico.
Ciascuno dei precedenti punti è approfondito ed analizzato in dettaglio nei tabs di questa pagina.


Gap ed individuazione delle pressioni alla sua origine

Come precedentemente accennato, il gap circa lo stato quantitativo di un corpo idrico è definito pesando i contributi di bilancio idrico, intrusione salina e rapporti tra acque sotterranee e superficiali (vedi pagina 'Ground water bodies (GWB) gap analysis').
Il gap, sia chimico che quantitativo, può assumere valori nell'intervallo [0, 100], dove il valore 0 sta per assenza di gap (obiettivi già raggiunti) ed il valore 100 sta per gap massimo (massima distanza tra stato attuale del corpo idrico ed obiettivi). A tali valori corrispondono classi di gap crescente da 'A' a 'D'.
Nel caso del corpo idrico in esame, ne viene quanto segue:

Stato quantitativo:
3 Scarso
Gap quantitativo (class):
B Basso
Gap quantitativo (value):
25.000

Lo stato di qualità di un corpo idrico, e quindi anche il suo eventuale gap, è, in generale, legato alle pressioni che, direttamente od indirettamente, agiscono su di esso.
Le pressioni tuttavia, non impattano tutte alla stessa maniera, ma alcune avranno più peso rispetto alle altre. E' poi possibile che lo stato di un corpo idrico sia in parte condizionato da situazioni non direttamente riconducibili alle pressioni significative agenti su di esso.

La presente scheda affronta il problema di individuare quali pressioni significative siano alla base del gap quantitativo precedentemente stimato, ed in quale misura. In particolare, si è assunto che il gap quantitativo sia distribuito percentualmente fra tutte le pressioni che lo determinano, secondo le indicazioni di cui alle 'Linee guida per l’analisi delle pressioni', di 'ISPRA'.

Sulla base di quanto sopra, le seguenti 'Tabella 1' e 'Tabella 2' riportano, in percentuale ed in valore assoluto, la ripartizione del gap quantitativo sulle pressioni significative e sulle classi di pressione che agiscono sul corpo idrico in esame.


Codice pressione
Nome
Gap (%)
Gap (value)
2.1.1 - Diffuse - Urban run-off (BA)
0.00
0.000
2.2.1 - Diffuse - Agricultural (BA)
0.00
0.000
7 - Anthropogenic pressure - Other
0.00
0.000

Numero pressioni significative:
3
Gap quantitativo complessivamente attribuibile alle pressioni significative (%):
0.0
Gap quantitativo complessivamente attribuibile alle pressioni significative (value):
0.0

Nessuna parte del gap quantitativo è attribuibile alle pressioni significative agenti sul corpo idrico in oggetto.



In termini di classi di pressione, la porzione di gap quantitativo riconducibile ad una determinata classe è dato dalla somma dei contributi a carico di ciascuna pressione appartenente alla classe stessa.

Codice classe
Nome
Gap (%)
Gap (value)
Diffuse
0.00
0.000
Anthropogenic pressure - Other
0.00
0.000

Numero classi di pressione significative:
2
Gap quantitativo complessivamente attribuito (%):
0.0
Gap quantitativo complessivamente attribuito (value):
0.0

Le precedenti 'Tabella 1' e 'Tabella 2' definiscono completamente le interazioni tra pressioni significative e gap quantitativo.

Valutazione della efficacia delle misure (1/2)

Riprendendo i risultati dei precedenti tabs, il gap quantitativo del corpo idrico in esame è 'B Basso', cui corrisponde un valore assoluto di 25.000.
Tale gap è attribuibile alle pressioni significative agenti sul corpo idrico nella misura del 0.0 %.
In termini di classi di pressione, il gap cui è soggetto il corpo idrico è attribuibile a ciascuna di esse secondo la già vista 'tabella 2', di seguito ancora riportata.

Codice classe
Nome
% gap
Diffuse
0.00
Anthropogenic pressure - Other
0.00

Numero classi di pressione significative:
2
Gap quantitativo complessivamente attribuito (%):
0.0

Le misure da cui ci si aspetta efficacia nel ridurre il gap del corpo idrico sono quelle cui appartengono gli interventi previsti sul corpo idrico in esame (vedi modello 'DPSIR' oppure direttamente da questo link) e che hanno, quale classi di pressione obiettivo, le classi di cui alla precedente 'tabella 2'.
Tali misure sono nel seguito indicate come 'misure efficaci'.

Sono escluse dalle misure efficaci nei confronti del gap quantitativo le misure 'M0038', 'M0039' ed 'M0040' le quali sono esplicitamente legate ai soli aspetti ecologici dei corpi idrici superficiali. Nel contesto delle valutazioni circa il gap quantitativo dei corpi idrici sotterranei, a tali misure è attribuito peso nullo.

Il contributo di una misura efficace alla riduzione del gap è stimato nel seguente modo.
Sia data una classe di pressioni che è causa, ad esempio, del 20% del gap quantitativo del corpo idrico (la percentuale di gap attribuibile ad una data classe di pressioni è nel seguito indicato con 'classGapPercent').
Se tale classe è obiettivo di n misure efficaci, si assume che ciascuna misura si faccia carico, ovvero sia in grado di porre rimedio, ad una percentuale di gap pari a:
$$ Gap M_i = \frac{Peso_i}{\sum_{i} Peso_i} * classGapPercent $$ dove la sommatoria è estesa alle n misure efficaci ed i simboli hanno il seguente significato:

classGapPercent
Porzione di gap attribuibile alla classe di pressioni in esame (nel caso dell'esempio, il citato 20%).
GapMi
Porzione del valore 'classGapPercent' di cui si fa carico la i-esima misura efficace applicata sul corpo idrico.
Pesoi
Peso della i-esima misura efficace applicata sul corpo idrico.
Il peso di una misura è definito e descritto nella parte 'Misure' della sezione 'DPSIR'. Qui si ricorda soltanto che il peso di una misura è un parametro adimensionale che tiene conto della significatività degli interventi che costituiscono la misura e dell'importanza che l'estensore del Piano attribuisce alla misura stessa.

Ciascuna misura, dal canto suo, può essere efficace verso più classi di pressione (sempre tra quelle che agiscono sul corpo idrico in esame) e, ripetendo il ragionamento fatto sopra, è possibile determinare il contributo di ciascuna misura per ogni classe di pressione attiva sul corpo idrico.
Sommando i contributi di ciascuna misura relativamente a tutte le classi di pressione cui è soggetto il corpo idrico, si ottiene infine il contributo complessivo della misura stessa alla riduzione del gap.
Si sottolinea ancora come le misure che hanno come obiettivo solo classi di pressione non presenti sul corpo idrico in esame abbiano, anche se applicate al corpo idrico, efficacia nulla.

Sulla base di tale calcolo, la seguente 'Tabella 3' riporta il contributo di tutte le misure, sia in percentuale che in valore assoluto, alla riduzione del gap quantitativo sul corpo idrico in esame. Le misure efficaci risultano in colore.

Codice misura
Nome
Peso
Gap (%)
Gap (value)
Redazione e aggiornamento del Piano di Gestione Acque ai sensi della Direttiva 2000/60/CE (Direttiva Quadro Acque)
0.47
0.00
0.000
Monitoraggi ambientali
0.32
0.00
0.000
Disciplina delle derivazioni e deflusso ecologico
0.95
0.00
0.000
Indirizzi di Piano
0.93
0.00
0.000
Miglioramento efficacia impianti di depurazione, reti di raccolta, reti di smaltimento e gestione degli scarichi
0.72
0.00
0.000
Uso sostenibile e tutela della risorsa idrica (Base)
0.78
0.00
0.000
Integrazione dei sistemi di monitoraggio
0.36
0.00
0.000
Aggiornamento e approfondimento del quadro conoscitivo, studi e ricerche
0.36
0.00
0.000
Azioni di formazione e servizi di consulenza alle aziende agricole e forestali per il miglioramento della gestione e per la tutela quantitativa e qualitativa delle risorse idriche
0.39
0.00
0.000
Sostegno ad azioni per aumentare la resilienza e favorire l'adattamento ai cambiamenti climatici
0.51
0.00
0.000
Piano di Tutela delle Acque della Regione Liguria
0.62
0.00
0.000

Numero misure:
11
Gap quantitativo complessivamente fronteggiato (%):
0.0
Gap quantitativo complessivamente fronteggiato (value):
0.0

La precedente 'Tabella 3' riporta, per il corpo idrico considerato, l'elenco delle misure applicate al corpo idrico, con il relativo contributo alla riduzione del gap quantitativo.
Si evidenzia come non necessariamente il gap fronteggiato con le misure coincida con il gap totale cui è soggetto il corpo idrico. Tale circostanza può verificarsi, ad esempio, quando non sono previste misure che abbiano effetti (abbiano quali obiettivi) su una o più delle classi di pressione responsabili del gap.

Valutazione della efficacia delle misure (2/2) e gap residuo

Riprendendo i precedenti risultati, il gap chimico del corpo idrico in esame è 'B Basso', cui corrisponde un valore assoluto di 25.000.
Tale gap è legato alle pressioni significative agenti sul corpo idrico, con l'esclusione di una parte, pari al 100.000 %, non riconducibile a pressioni significative note ('Gap irrisolto').
La 'tabella 3' del tab 'Misure (1/2)' riporta l'elenco delle misure previste per il corpo idrico, con il relativo contributo, alla riduzione del gap chimico.
Indipendentemente dal suo valore, le misure previste si fanno complessivamente carico del 0.0 % del gap chimico del corpo idrico.
In valore assoluto, cioè tenendo esplicitamente conto del valore del gap, le misure si fanno carico di un valore di gap pari a 0.0.
Si evidenzia come tali valori corrispondano al gap del corpo idrico al netto del gap irrisolto.
Tale risultato si basa sull'assunto implicito che dette misure siano completamente realizzate ed esplichino interamente la loro efficacia entro il periodo di validità del presente Piano. In riferimento a questo, il carico di ciascuna misura, come dato dalla 'tabella 3' del tab 'Misure (1/2)', è nel seguito indicato come 'carico teorico'.

L'aspetto della valutazione di quanto tempo una misura impieghi per realizzare i propri obiettivi è al di là di queste note. Se ne è tuttavia tenuto conto in modo empirico nella attribuzione del peso proprio di ciascuna misura (una misura che sviluppa i propri effetti in tempi lunghi avrà un peso proprio inferiore).
Viceversa, in questo tab è affrontato il discorso circa il fatto che una misura possa non essere interamente completata, in quanto finanziata, relativamente al presente ciclo di pianificazione, solo in parte.
E' chiaro che tale circostanza pone un limite alla efficacia della misura ma la valutazione di tale soglia è molto difficile e non è escluso che ci siano situazioni per cui una misura inizia ad avere efficacia solo dopo che è stata integralmente portata a compimento.
Stante anche il fatto che una misura è, in questo Piano, un contenitore di molteplici interventi, si è ritenuto tuttavia ragionevole attribuire a ciascuna misura una efficacia pari alla copertura finanziaria (in %) della misura stessa.
Una misura quindi interamente finanziata si farà carico dell'intero gap ad essa attribuito nella citata 'tabella 3' del tab 'Misure (1/2)'. Una misura finanziata solo parzialmente si farà carico del gap, che ad essa competerebbe secondo la 'tabella 3', in proporzione alla propria copertura finanziaria.

Per ciascuna misura si definisce quindi 'carico effettivo', o anche 'contributo effettivo', il prodotto tra il carico teorico della misura e la copertura finanziaria percentuale della misura stessa.

La seguente 'Tabella 4' riporta il contributo effettivo di tutte le misure, in percentuale, alla riduzione del gap quantitativo sul corpo idrico in esame.
I valori riportati in tabella sono già al netto del gap irrisolto.
Sono evidenziate in giallo le misure con copertura finanziaria incompleta. La colonna 'Peso' è riportata a titolo informativo circa l'importanza della misura, ma non è coinvolta nei calcoli.
Si ricorda che le percentuali di gap riconducibili ad una misura, e quindi sia il 'Gap teorico (%)' che il 'Gap effettivo (%)' di cui alla tabella seguente, sono indipendenti dall'effettivo valore del gap.


Codice misura
Peso
Gap teorico (%)
Copertura fin. (%)
Gap effettivo (%)
0.47
0.00
66.67
0.00
0.32
0.00
100.00
0.00
0.95
0.00
100.00
0.00
0.93
0.00
100.00
0.00
0.72
0.00
100.00
0.00
0.78
0.00
100.00
0.00
0.36
0.00
100.00
0.00
0.36
0.00
None
None
0.39
0.00
100.00
0.00
0.51
0.00
5.16
0.00
0.62
0.00
None
None

Numero misure:
11
Gap quantitativo potenzialmente fronteggiabile (gap teorico, %):
0.0
Gap quantitativo effettivamente fronteggiato (gap effettivo, %):
0.0

La seguente 'Tabella 5' conclude l'analisi della efficacia delle misure e riporta il gap risolto da tutte le misure previste per il corpo idrico, tenuto conto di tutte le analisi precedentemente condotte ed esposte.
Diversamente da quanto visto finora, anche i dati percentuali sono riferiti al gap effettivo del corpo idrico (ne consegue che il gap risolto da una misura sarà zero se il corpo idrico non ha gap, mentre è il valore di cui al campo 'Gap effettivo (%)' della precedente 'Tabella 4' se invece il corpo idrico ha effettivamente un gap quantitativo). La tabella si configura quindi come quadro finale dell'analisi delle misure di Piano sul corpo idrico in oggetto.
Sono evidenziate in giallo le misure che non contribuiscono alla riduzione del gap del corpo idrico.

Codice misura
Nome
Peso
Gap (%)
Gap (value)
Redazione e aggiornamento del Piano di Gestione Acque ai sensi della Direttiva 2000/60/CE (Direttiva Quadro Acque)
0.47
0.00
0.000
Monitoraggi ambientali
0.32
0.00
0.000
Disciplina delle derivazioni e deflusso ecologico
0.95
0.00
0.000
Indirizzi di Piano
0.93
0.00
0.000
Miglioramento efficacia impianti di depurazione, reti di raccolta, reti di smaltimento e gestione degli scarichi
0.72
0.00
0.000
Uso sostenibile e tutela della risorsa idrica (Base)
0.78
0.00
0.000
Integrazione dei sistemi di monitoraggio
0.36
0.00
0.000
Aggiornamento e approfondimento del quadro conoscitivo, studi e ricerche
0.36
None
None
Azioni di formazione e servizi di consulenza alle aziende agricole e forestali per il miglioramento della gestione e per la tutela quantitativa e qualitativa delle risorse idriche
0.39
0.00
0.000
Sostegno ad azioni per aumentare la resilienza e favorire l'adattamento ai cambiamenti climatici
0.51
0.00
0.000
Piano di Tutela delle Acque della Regione Liguria
0.62
None
None

Numero misure:
11
Gap quantitativo complessivamente fronteggiato (%):
0.0
Gap quantitativo complessivamente fronteggiato (value):
0.0

Gap quantitativo residuo (%):
100.0

Il 'gap residuo' esprime la eventuale discrepanza tra il gap di cui, teoricamente, avrebbero dovuto farsi carico le misure ed il gap di cui invece l'insieme delle misure si fa effettivamente carico, in conseguenza sia del gap irrisolto, sia di una incompleta copertura finanziaria delle misure stesse.

Gap analysis stato chimico

La 'gap analysis', sia per gli aspetti di natura quantitativa che chimica, è suddivisa in parti:
* Stima del gap del corpo idrico.
* Ripartizione del gap tra le pressioni che lo originano, ovvero individuazione di quali pressioni siano all'origine di tale gap ed in quale misura.
* Valutazione dell'efficacia teorica delle misure adottate in termini di riduzione del gap del corpo idrico.
* Valutazione dell'efficacia reale delle misure adottate, anche in relazione alla loro fattibilità economica, e stima dell'eventuale gap residuo che potrebbe restare a carico del corpo idrico.
Ciascuno dei precedenti punti è approfondito ed analizzato in dettaglio nei tabs di questa pagina.


Gap ed individuazione delle pressioni alla sua origine

Come precedentemente accennato, il gap circa lo stato chimico di un corpo idrico è definito pesando i contributi di inquinamento diffuso, inquinamento puntuale, intrusione salina, connessione con corpi idrici superficiali in stato scadente o pessimo, aree protette e trend (vedi pagina 'Ground water bodies (GWB) gap analysis').
Il gap, sia chimico che quantitativo, può assumere valori nell'intervallo [0, 100], dove il valore 0 sta per assenza di gap (obiettivi già raggiunti) ed il valore 100 sta per gap massimo (massima distanza tra stato attuale del corpo idrico ed obiettivi). A tali valori corrispondono classi di gap crescente da 'A' a 'D'.
Nel caso del corpo idrico in esame, ne viene quanto segue:

Stato chimico:
3 Non buono
Gap chimico (class):
C Medio
Gap chimico (value):
45.000

Lo stato di qualità di un corpo idrico, e quindi anche il suo eventuale gap, è, in generale, legato alle pressioni che, direttamente od indirettamente, agiscono su di esso.
Le pressioni tuttavia, non impattano tutte alla stessa maniera, ma alcune avranno più peso rispetto alle altre. E' poi possibile che lo stato di un corpo idrico sia in parte condizionato da situazioni non direttamente riconducibili alle pressioni significative agenti su di esso.

La presente scheda affronta il problema di individuare quali pressioni significative siano alla base del gap chimico precedentemente stimato, ed in quale misura. In particolare, si è assunto che il gap chimico sia distribuito percentualmente fra tutte le pressioni che lo determinano, secondo le indicazioni di cui alle 'Linee guida per l’analisi delle pressioni', di 'ISPRA'.

Sulla base di quanto sopra, le seguenti 'Tabella 1' e 'Tabella 2' riportano, in percentuale ed in valore assoluto, la ripartizione del gap chimico sulle pressioni significative e sulle classi di pressione che agiscono sul corpo idrico in esame.


Codice pressione
Nome
Gap (%)
Gap (value)
2.1.1 - Diffuse - Urban run-off (BA)
50.00
22.500
2.2.1 - Diffuse - Agricultural (BA)
50.00
22.500
7 - Anthropogenic pressure - Other
0.00
0.000

Numero pressioni significative:
3
Gap chimico complessivamente attribuibile alle pressioni significative (%):
100.0
Gap chimico complessivamente attribuibile alle pressioni significative (value):
45.0



In termini di classi di pressione, la porzione di gap chimico riconducibile ad una determinata classe è dato dalla somma dei contributi a carico di ciascuna pressione appartenente alla classe stessa.

Codice classe
Nome
Gap (%)
Gap (value)
Diffuse
100.00
45.000
Anthropogenic pressure - Other
0.00
0.000

Numero classi di pressione significative:
2
Gap chimico complessivamente attribuito (%):
100.0
Gap chimico complessivamente attribuito (value):
45.0

Le precedenti 'Tabella 1' e 'Tabella 2' definiscono completamente le interazioni tra pressioni significative e gap chimico.

Valutazione della efficacia delle misure (1/2)

Riprendendo i risultati dei precedenti tabs, il gap chimico del corpo idrico in esame è 'C Medio', cui corrisponde un valore assoluto di 45.000.
Tale gap è attribuibile alle pressioni significative agenti sul corpo idrico nella misura del 100.0 %.
In termini di classi di pressione, il gap cui è soggetto il corpo idrico è attribuibile a ciascuna di esse secondo la già vista 'tabella 2', di seguito ancora riportata.

Codice classe
Nome
% gap
Diffuse
100.00
Anthropogenic pressure - Other
0.00

Numero classi di pressione significative:
2
Gap chimico complessivamente attribuito (%):
100.0

Le misure da cui ci si aspetta efficacia nel ridurre il gap del corpo idrico sono quelle cui appartengono gli interventi previsti sul corpo idrico in esame (vedi modello 'DPSIR' oppure direttamente da questo link) e che hanno, quale classi di pressione obiettivo, le classi di cui alla precedente 'tabella 2'.
Tali misure sono nel seguito indicate come 'misure efficaci'.

Sono escluse dalle misure efficaci nei confronti del gap chimico le misure 'M0038', 'M0039' ed 'M0040' le quali sono esplicitamente legate ai soli aspetti ecologici dei corpi idrici superficiali. Nel contesto delle valutazioni circa il gap chimico dei corpi idrici sotterranei, a tali misure è attribuito peso nullo.

Il contributo di una misura efficace alla riduzione del gap è stimato nel seguente modo.
Sia data una classe di pressioni che è causa, ad esempio, del 20% del gap chimico del corpo idrico (la percentuale di gap attribuibile ad una data classe di pressioni è nel seguito indicato con 'classGapPercent').
Se tale classe è obiettivo di n misure efficaci, si assume che ciascuna misura si faccia carico, ovvero sia in grado di porre rimedio, ad una percentuale di gap pari a:
$$ Gap M_i = \frac{Peso_i}{\sum_{i} Peso_i} * classGapPercent $$ dove la sommatoria è estesa alle n misure efficaci ed i simboli hanno il seguente significato:

classGapPercent
Porzione di gap attribuibile alla classe di pressioni in esame (nel caso dell'esempio, il citato 20%).
GapMi
Porzione del valore 'classGapPercent' di cui si fa carico la i-esima misura efficace applicata sul corpo idrico.
Pesoi
Peso della i-esima misura efficace applicata sul corpo idrico.
Il peso di una misura è definito e descritto nella parte 'Misure' della sezione 'DPSIR'. Qui si ricorda soltanto che il peso di una misura è un parametro adimensionale che tiene conto della significatività degli interventi che costituiscono la misura e dell'importanza che l'estensore del Piano attribuisce alla misura stessa.

Ciascuna misura, dal canto suo, può essere efficace verso più classi di pressione (sempre tra quelle che agiscono sul corpo idrico in esame) e, ripetendo il ragionamento fatto sopra, è possibile determinare il contributo di ciascuna misura per ogni classe di pressione attiva sul corpo idrico.
Sommando i contributi di ciascuna misura relativamente a tutte le classi di pressione cui è soggetto il corpo idrico, si ottiene infine il contributo complessivo della misura stessa alla riduzione del gap.
Si sottolinea ancora come le misure che hanno come obiettivo solo classi di pressione non presenti sul corpo idrico in esame abbiano, anche se applicate al corpo idrico, efficacia nulla.

Sulla base di tale calcolo, la seguente 'Tabella 3' riporta il contributo di tutte le misure, sia in percentuale che in valore assoluto, alla riduzione del gap chimico sul corpo idrico in esame. Le misure efficaci risultano in colore.

Codice misura
Nome
Peso
Gap (%)
Gap (value)
Redazione e aggiornamento del Piano di Gestione Acque ai sensi della Direttiva 2000/60/CE (Direttiva Quadro Acque)
0.47
9.58
4.310
Monitoraggi ambientali
0.32
6.39
2.873
Disciplina delle derivazioni e deflusso ecologico
0.95
0.00
0.000
Indirizzi di Piano
0.93
18.81
8.465
Miglioramento efficacia impianti di depurazione, reti di raccolta, reti di smaltimento e gestione degli scarichi
0.72
14.45
6.501
Uso sostenibile e tutela della risorsa idrica (Base)
0.78
15.86
7.138
Integrazione dei sistemi di monitoraggio
0.36
7.25
3.264
Aggiornamento e approfondimento del quadro conoscitivo, studi e ricerche
0.36
7.38
3.319
Azioni di formazione e servizi di consulenza alle aziende agricole e forestali per il miglioramento della gestione e per la tutela quantitativa e qualitativa delle risorse idriche
0.39
7.82
3.519
Sostegno ad azioni per aumentare la resilienza e favorire l'adattamento ai cambiamenti climatici
0.51
0.00
0.000
Piano di Tutela delle Acque della Regione Liguria
0.62
12.47
5.610

Numero misure:
11
Gap chimico complessivamente fronteggiato (%):
100.0
Gap chimico complessivamente fronteggiato (value):
45.0

La precedente 'Tabella 3' riporta, per il corpo idrico considerato, l'elenco delle misure applicate al corpo idrico, con il relativo contributo alla riduzione del gap chimico.
Si evidenzia come non necessariamente il gap fronteggiato con le misure coincida con il gap totale cui è soggetto il corpo idrico. Tale circostanza può verificarsi, ad esempio, quando non sono previste misure che abbiano effetti (abbiano quali obiettivi) su una o più delle classi di pressione responsabili del gap.

Valutazione della efficacia delle misure (2/2) e gap residuo

Riprendendo i precedenti risultati, il gap chimico del corpo idrico in esame è 'C Medio', cui corrisponde un valore assoluto di 45.000.
Tale gap è legato alle pressioni significative agenti sul corpo idrico, con l'esclusione di una parte, pari al 0.00 %, non riconducibile a pressioni significative note ('Gap irrisolto').
La 'tabella 3' del tab 'Misure (1/2)' riporta l'elenco delle misure previste per il corpo idrico, con il relativo contributo, alla riduzione del gap chimico.
Indipendentemente dal suo valore, le misure previste si fanno complessivamente carico del 100.0 % del gap chimico del corpo idrico.
In valore assoluto, cioè tenendo esplicitamente conto del valore del gap, le misure si fanno carico di un valore di gap pari a 45.0.
Si evidenzia come tali valori corrispondano al gap del corpo idrico al netto del gap irrisolto.
Tale risultato si basa sull'assunto implicito che dette misure siano completamente realizzate ed esplichino interamente la loro efficacia entro il periodo di validità del presente Piano. In riferimento a questo, il carico di ciascuna misura, come dato dalla 'tabella 3' del tab 'Misure (1/2)', è nel seguito indicato come 'carico teorico'.

L'aspetto della valutazione di quanto tempo una misura impieghi per realizzare i propri obiettivi è al di là di queste note. Se ne è tuttavia tenuto conto in modo empirico nella attribuzione del peso proprio di ciascuna misura (una misura che sviluppa i propri effetti in tempi lunghi avrà un peso proprio inferiore).
Viceversa, in questo tab è affrontato il discorso circa il fatto che una misura possa non essere interamente completata, in quanto finanziata, relativamente al presente ciclo di pianificazione, solo in parte.
E' chiaro che tale circostanza pone un limite alla efficacia della misura ma la valutazione di tale soglia è molto difficile e non è escluso che ci siano situazioni per cui una misura inizia ad avere efficacia solo dopo che è stata integralmente portata a compimento.
Stante anche il fatto che una misura è, in questo Piano, un contenitore di molteplici interventi, si è ritenuto tuttavia ragionevole attribuire a ciascuna misura una efficacia pari alla copertura finanziaria (in %) della misura stessa.
Una misura quindi interamente finanziata si farà carico dell'intero gap ad essa attribuito nella citata 'tabella 3' del tab 'Misure (1/2)'. Una misura finanziata solo parzialmente si farà carico del gap, che ad essa competerebbe secondo la 'tabella 3', in proporzione alla propria copertura finanziaria.

Per ciascuna misura si definisce quindi 'carico effettivo', o anche 'contributo effettivo', il prodotto tra il carico teorico della misura e la copertura finanziaria percentuale della misura stessa.

La seguente 'Tabella 4' riporta il contributo effettivo di tutte le misure, in percentuale, alla riduzione del gap chimico sul corpo idrico in esame.
I valori riportati in tabella sono già al netto del gap irrisolto.
Sono evidenziate in giallo le misure con copertura finanziaria incompleta. La colonna 'Peso' è riportata a titolo informativo circa l'importanza della misura, ma non è coinvolta nei calcoli.
Si ricorda che le percentuali di gap riconducibili ad una misura, e quindi sia il 'Gap teorico (%)' che il 'Gap effettivo (%)' di cui alla tabella seguente, sono indipendenti dall'effettivo valore del gap.


Codice misura
Peso
Gap teorico (%)
Copertura fin. (%)
Gap effettivo (%)
0.47
9.58
66.67
6.39
0.32
6.39
100.00
6.39
0.95
0.00
100.00
0.00
0.93
18.81
100.00
18.81
0.72
14.45
100.00
14.45
0.78
15.86
100.00
15.86
0.36
7.25
100.00
7.25
0.36
7.38
None
None
0.39
7.82
100.00
7.82
0.51
0.00
5.16
0.00
0.62
12.47
None
None

Numero misure:
11
Gap chimico potenzialmente fronteggiabile (gap teorico, %):
100.0
Gap chimico effettivamente fronteggiato (gap effettivo, %):
76.97

La seguente 'Tabella 5' conclude l'analisi della efficacia delle misure e riporta il gap risolto da tutte le misure previste per il corpo idrico, tenuto conto di tutte le analisi precedentemente condotte ed esposte.
Diversamente da quanto visto finora, anche i dati percentuali sono riferiti al gap effettivo del corpo idrico (ne consegue che il gap risolto da una misura sarà zero se il corpo idrico non ha gap, mentre è il valore di cui al campo 'Gap effettivo (%)' della precedente 'Tabella 4' se invece il corpo idrico ha effettivamente un gap chimico). La tabella si configura quindi come quadro finale dell'analisi delle misure di Piano sul corpo idrico in oggetto.
Sono evidenziate in giallo le misure che non contribuiscono alla riduzione del gap del corpo idrico.

Codice misura
Nome
Peso
Gap (%)
Gap (value)
Redazione e aggiornamento del Piano di Gestione Acque ai sensi della Direttiva 2000/60/CE (Direttiva Quadro Acque)
0.47
6.39
2.873
Monitoraggi ambientali
0.32
6.39
2.873
Disciplina delle derivazioni e deflusso ecologico
0.95
0.00
0.000
Indirizzi di Piano
0.93
18.81
8.465
Miglioramento efficacia impianti di depurazione, reti di raccolta, reti di smaltimento e gestione degli scarichi
0.72
14.45
6.501
Uso sostenibile e tutela della risorsa idrica (Base)
0.78
15.86
7.138
Integrazione dei sistemi di monitoraggio
0.36
7.25
3.264
Aggiornamento e approfondimento del quadro conoscitivo, studi e ricerche
0.36
None
None
Azioni di formazione e servizi di consulenza alle aziende agricole e forestali per il miglioramento della gestione e per la tutela quantitativa e qualitativa delle risorse idriche
0.39
7.82
3.519
Sostegno ad azioni per aumentare la resilienza e favorire l'adattamento ai cambiamenti climatici
0.51
0.00
0.000
Piano di Tutela delle Acque della Regione Liguria
0.62
None
None

Numero misure:
11
Gap chimico complessivamente fronteggiato (%):
76.97
Gap chimico complessivamente fronteggiato (value):
34.634

Gap chimico residuo (%):
23.03

Il 'gap residuo' esprime la eventuale discrepanza tra il gap di cui, teoricamente, avrebbero dovuto farsi carico le misure ed il gap di cui invece l'insieme delle misure si fa effettivamente carico, in conseguenza sia del gap irrisolto, sia di una incompleta copertura finanziaria delle misure stesse.

Nota

Lo stato di un corpo idrico è la condizione attuale del corpo idrico ed è definito misurando, sul corpo idrico stesso, una serie di parametri (quality elements, sostanze prioritarie, livelli, ecc.).
Lo stato obiettivo di un corpo idrico è una condizione desiderata, individuata dal legislatore, che può corrispondere o meno allo stato attuale.
Qualora lo stato non corrisponda (sia inferiore) allo stato obiettivo siamo in presenza di un gap.

Lo stato di un corpo idrico è influenzato dalle pressioni che su di esso agiscono e nella gap analysis si presuppone che sia determinato da esse (salvo individuare le situazioni in cui le pressioni note non possono essere considerate la sola causa dello stato del corpi idrico).

La gap analysis definisce inoltre dei metodi convenzionali attraverso i quali determinare l'influenza di ciascuna pressione sul quadro ambientale, ovvero sullo stato del corpo idrico.
Qualora il corpo idrico abbia un gap, si assume che le pressioni abbiano su tale gap la stessa influenza che hanno sul quadro ambientale del corpo idrico e su tale logica si attribuisce a ciascuna pressione una quota di responsabilità sul gap del corpo idrico.
Si evidenzia che, nei termini sopra descritti, una pressione influenza sempre lo stato di un corpo idrico (salvo i casi particolari cui sopra si accennava) ma ne influenzerà il gap solo quando il corpo idrico ha effettivamente un gap da colmare.

Le misure sono collezioni di interventi che hanno lo scopo di andare a ridurre l'entità o gli effetti di una o più pressioni, ed in tale accezione le misure vanno ad agire sul quadro ambientale, sullo stato, del corpo idrico.
La gap analysis assume che le misure si facciano interamente carico degli effetti delle pressioni su cui agiscono.
In maniera analoga a quanto detto sopra, le misure influenzano sempre lo stato di un corpo idrico (salvo i soliti casi particolari) ma ne influenzeranno il gap solo quando il corpo idrico ha effettivamente un gap.

Nelle seguenti pagine di applicazione della gap analysis si è cercato di puntalizzare sempre gli aspetti di cui sopra, ma è possibile che siano rimasti punti in cui, anche per la necessità di sintetizzare, si parla di 'effetto sul gap' quando propriamente si sarebbe dovuto dire 'effetto sul quadro ambientale'. Tenendo conto di queste note e del contesto, non dovrebbero comunque esserci ambiguità.



Torna ad inizio pagina
Vai ai 'Tabs'
Vai alla home page GWB

Piano di gestione delle acque 2021 - 2027