Pressioni

Una parte fondamentale della caratterizzazione di un corpo idrico è la valutazione del rischio che detto corpo idrico possa non raggiungere gli obiettivi di cui alla Direttiva quadro sulle acque a meno che non vengano prese misure appropriate. Tale rischio dipende dall’impatto delle attività antropiche presenti nei bacini idrografici afferenti ai corpi idrici.
Per valutare tale impatto vengono prese in considerazione le pressioni antropiche 'significative', dove per significative devono intendersi quelle che possono produrre un 'inquinamento rilevante', tale da ipotizzare appunto un rischio per il raggiungimento degli obiettivi di qualità.
Il quadro delle pressioni e degli impatti è pertanto il punto di partenza di ogni pianificazione e quindi, come tale, strategico per le finalità e gli obiettivi di Piano.
La definizione e la valutazione delle pressioni è di competenza regionale ed è stata condotta utilizzando la metodologia di cui alle 'Linee guida per l’analisi delle pressioni ai sensi della Direttiva 2000/60/CE' (Manuale Ispra 177/2018).
Salvo indicazione diversa, in questa sede è fatto riferimento alle sole pressioni significative. Non è escluso che sui corpi idrici possano agire anche altre ed ulteriori pressioni ma a livelli tali da non ritenerle rilevanti ai fini degli obiettivi di Piano.
Le singole pressioni hanno un ambito areale di azione, che può essere l'interbacino afferente al corpo idrico, l'intero bacino idrografico sotteso al copro idrico, ecc.
Le pressioni sono infine raggruppate in classi in funzione delle loro caratteristiche e/o dei loro effetti.